Atto Primo : Il Prezzo Del Sangue

...o la va o la spacca.... si dice Will trovando in sé una spavalderia che neanche credeva di avere: "Cosa ti dice che non sia un polizziotto? e in ogni caso... non ti riguarda, quindi evita di ostacolarmi e dimmi dov'è l'abitazione di Elizabeth Stride"

L'uomo piega il giornale e poi si alza, mettendosi all'altezza di Will e dopo aver avvicinato la sua faccia a quella di Will incomincia a parlare

" Ascolatmi bene, se fossi un poliziotto non saresti qui, quelli sono gia passati stamattina dicendo che avrebbero mandato alcuni agenti verso sera per prendere la roba.... Quindi non tentare di fare il furbo con me! Se t'interessa entrare nella casa della morta dovrai darmi una buona ragione perche io solo possiedo la chiave della porta dell appartamento e senza di quella non riusciresti ad entrare."

Con tono presuntuoso Will gli dice, fissandolo "Esistono diverse... categorie di poliziotti, se non lo sai... e in ogni caso se non vuoi problemi è meglio che mi consegni quella chiave....
se non collabori.. beh... insulti a pubblico ufficiale, resistenza.... poi.. chissà... tu potresti avere un arma.... o gli inquirenti potrebbero trovartene una addosso..."

Luomo guarda Will e poi si dirige di nuovo verso il tavolo..

Will a appena il tempo di vedere un bagliore argentato sotto la luce della lampada prima di ritrovarsi col braccio bloccato sul tavolo ed un grande coltello ad alcuni pollici dalla sua gola.
L'uomo adesso accanto a will, con un braccio che blocca quello di will e con l'altro che tiene il coltello incomincia a parlare a Will

" esisteranno diverse categorie di poliziotti ma tu cetramente non ne fai parte! Nessuno di loro avrebbe anche solo osato entrare il quartiere di whitechapel da solo.... Per quanto e essere armato vedi chiaramente che lo sono...e con questi omicidi in giro sarebbe facile dire che la sguente vittima fosse un uomo...se capisci quello che voglio dire... Quindi tu potresti scomparire dalla tua misera esistenza molto rapidamente...allora non ti consiglio di provare a minacciarmi...Se vuoi proprio entrare nella casa di Elizabeth Stride dovrai darmi delle ragioni sensate...senno..."

... per will quella tensione era troppa: disse quindi, quasi d'un fiato, la verità all'uomo, puntando involontarie occhiate di terrore alla lama affilata così vicina alla sua gola: "eeehhmn..... so-sono impiegato in una bamnca, devo ritirare un libro dall'appartamento Stride per regolare alcuni conti...."

l'uomo allontanò il coltello dalla gola di Will e poi lo guardo in faccia....

" impiegato in una banca eh? perché non l'hai detto subito?.... bah non importa..."

L'uomo tiro fuori dalla sua tascha un mazzo di chiavi....

" Se e un libro che cerchi credo che sarai deluso...conoscevo bene la giovane Stride e non era certo il tipo che leggeva..."

L'uomo si lasciò scappare una fragorosa risata mentre incominciava a salire le scale....

" allora ragazzo? vieni?"

shockato per l'intera faccenda, Will indugiò prima di seguire l'uomo. poi, come riscosso da un torpore, lo seguì, pronto a svolgere il suo compito

Dopo aver salito alcuni piani di scale in legno che stava marciendo, completamente al biuo... Arrivarono ad un piccolo pianerottolo...

l'uomo si fermò sul pianerottolo e si diresse verso una porta in legno.La porta era grande ma si vedeva che, come il resto del palazzo, aveva vissuto momenti migliori....
Da un sigillo in ceralacca sul muro accanto alla porta una cordicella si assicurava attorno alla maniglia di ques't ultima...Dopo essersi fermato un secondo l'uomo si giro verso di Will

"Quindi sei impiegato in una banca eh?... Allora sicuramente non avrai problemi a comprare quello che cerchi.... sono cinque sterline per farti entrare su una scena di polizia senza che loro lo sappiano e altre quindici per portare via un possibile indizio del reato...
Prendere o lasciare!"

....Will capì di avere ben poca scelta: " Andata... e ora.. il libro" Dice lui indicando con la mano la stanza

L'uomo prese i due biglietti dalle mani di Will con un liccichio negli occhi, si giró verso la porta e, dopoaver tirato fuori un cacciavite svitó rapidamente la maniglia della porta. Alcuni istanti dopo la porta del appartamento della morta era aperta davanti agli occhi di Will. Dall' entrata Will poté intravedere una piccola stanza sporca e umida come il resto del palazzo, una piccola finestrella lasciava filtrare la poca luce che quel giorno di pioggia londinese contenesse.

Un armadio aperto ed un lavandino erano le uniche forme di arredamento comune distinguibili nella stanza, l,unico altor elemento che segnalava che un tempo qui aveva vissuto un essere umano era una piccola scatola in cartone marrone che sembrava contenere vari ogetti.

L'uomo guardo un secondo poi si incamminó giu per le scale, dopo qualche istante il tonfo pesante dei suoi passi si fece dempre piu distante per finalmente lasciare will solo con la pioggia che ticchettava ritmicamente sul vetro rotto della finestra...

Will, maledicendo se stesso per non aver fatto prendere il libro all'anziano uomo, si mette a cercare, cercando di non lasciare impronte (si pulisce le scarpe alla meglio prima di entrare) e di non spostare niente, insomma da non lasciare segno della sua presenza

Will entro nella stanza sporcha e dopo alcuni minuti passati a scandagliare attentamente i suoi dintorni.
Se il libro rosso era in quella stanza poteva essere o nell grande armadio in legno che sembrava contenere alcuni cenci sporchi oppure nella scatola in cartone che ad un esame piu approfondito si preannunciava piena di diversi ogetti tra i quali penne, carte sparse...

Will cerca (sempre cercando di non lasciare segno del suo passaggio) dentro la scatola

Dopo alcuni istanti Will si rese conto che quelli che stava guardando erano probabilmente tutte le possessioni della vittima che i poliziotti avevano giudicato interessanti. Spostando con cautela i piccoli ogetti che stavano in cima Will poté accedere rapidamente alle carte separate che sembravano legate insieme per formare un pacchetto da del semplice spago marrone, sicuramente erano state radunate dai poliziotti perche non si perdessero durante il trasporto della cassa...

Sotto alle carte Will trovo quello che cercava!
Il libro rosso di Elizabeth Stride stava in fondo alla cassa in cartone, sopra al libro stava una carta da gioco a dorso nero.
L'unico segno di riconoscenza sulla carta da gioco era una scritta in veloci e sottili linee bianche che attraversavano diagonalmente la carta.

Will diede un rapido sguardo al dorso della carta senza darci molta attenzione po la giro per semplice curiositá
Davanti agli occhi di Will si mostro l'immagine di quella carta del matto, due teschi ridenti portanti cappelli da giullare immolati in un eterno e grottescho sorriso....
Will guardo, mistificato, la carta per alcuni secondo poi si accorse di un forte gusto di sangue all imterno della sua bocca e alzo lo sgardo rendendosi conto con orrore che davanti a lui si prostrava una londra morta ed in rovine...

Will stava in piedi sul pavimento dello stesso appartamento nel quale si era trovato alcuni secondi prima pero adesso la facciata dell edificio era stata completamente distrutta e davanti agli occhi di will si prostrava uno spettacolo da incubo. Il cielo era pieno di nuvole nere dalle quali scendevano frequentemente lampi azzurri incendiando quel pocho di legno che rimaneva e riempendo l'aria gia satura di ancora altre ceneri... il cielo, quando si vedeva, era diventato rosso sangue ed emanava una luce scura e malsana... delle grida di animali che will non aveva mai sentito mischiate a grida di orrore e dolore di uomini e donne provenivano da delle strade scure dove luccicavano, verdi, gli occhi di esseri provenineti da altri mondi.

Unico edificio che rimaneva in piedi, bastione vivo tra milioni di scheletri di edifici morti l'asilo psichiatrico torreggiava sulla desolazione e la morte...
Stremato da questi nuovi eventi e da una forza senza nome Will cadde in ginocchio mentre l'interno della sua bocca si riempiva ancora una volta del gusto ferreo del sangue.

Will riaprí gli occhi sudato, nella sua mano rimaneva ancora la carta del matto che adesso sembraba piu grottescha e intimorente che affascinante, nella scatola il libro rosso lo attendeva pazientemente, dal silenzio sepolcrale che regnava nel appartamento Will intuí che la pioggia fitta doveva avere smesso di cadere, fece per chinarsi per prendere il libro mentre intravide un movimento con la coda del occhio... Girandosi Will riuscí a intravedere per in rapidissimo istante una faccia bianca nelle tenebre della soglia della porta, la faccia pero scomparí troppo rapidamente perhe Will potesse discernere un qualsiasi elemento particolare del suo spettatore....

Will sussultò: "quell'uomo ha detto che non sarebbe arrivata la polizia oggi... che faccio?" Will vagliò velocemente le ipotesi: uscire con il libro poteva essere rischioso... ma del resto se lo lasciava lì sarebbe stato difficile riprenderlo dopo... poi ebbe un'idea... Will cammina con passo svelto verso la finestra e guarda la viuzza sotto di lui per vedere se è molto popolata, in questo momento. intanto, guarda se nella stanza sarebbe possibile prelevare senza dar troppi segni del suo passaggio qualche oggetto come un sacco, o un panno bianco

Mentre Will si accostó alla finestra si accorse con sollievo che la pioggia stava smettendo e stava nascendo una legger nebbia. Nella strada non si vedeva ancora nessuno pero si sentivano le grida di alcuni ragazzini che giocavano nelle strade... Will rabbrividí ricordandosi per un secondo le grida di sofferenza e dolore che aveva sentito solo alcuni istanti prima, Mentre si giró verso l'armadio per prendere uno dei tanti panni che ci stavano dentro gli sembro di sentire dei passi leggeri sul legno delle scale all esterno del appantamento.

impaurito, Will si ferma cercando di capire se i passi aumentano o diminuiscono d'intensità (se quindi la persona sta salendo o scendendo)... nel frattempo valuta se si farebbe troppo male ( e farenbbe troppo rumore) buttandosi giù dalla finestra, preparandosi a gettare il libro fuori in un posto dove non si noti appena fosse entrato qualcuno

dopo alcuni istanti Will si accorse che lo suono di passi non si sentiva piu, dirigendosi verso la finestra vide che la nebbia si stava gia infittendo e calcoló che per la sera Il quartiere di whitechapel sarebbe completamente stato sommerso da una fitta nube bianca che lo avrebbe reso piu solitario... piu solitario e pericoloso.
Mentre guardaa fuori dalla finestra Will si accorse una tegola che , staccatasi dal tetto stava cadendo per andare a frantumarsi con non poco fracasso sul suolo due piani piu basso, Guardando i cocci che rimanevano Will si rese conto che a meno che non volesse ce le sue gambe facessero la stessa fine non era per lui una buona idea saltare giu, mentre i suoi occhi scandagliavano la piccola strada alla ricerca di un posto in disparte per poter nascondere il libro Will si accorse di alcune casse aperte proprio sotto alla finestra.... forse la sua fortuna stava girando!

Mentre stava per rientrare nella stanza Will si accorse che il cornicione all esterno del palazzo era abbastanza grande per poterci camminare sopra con alcune difficoltá pero l'aspetto logoro e usato del cornicione non gli permetteva di stabilire se avesse retto il suo peso...

Will decide di non salire sul cornicione, non offriva nessuna sicurezza....
iinvece cercò una scusa per la sua presenza e, lasciato cadere con cautela il libro (avvolto dal panno) dalla finestra uscì dalla stanza

Will osservó mentre Il pacchetto cadde giu e atterro vicino alle casse con un leggero tonfo, dopo essersi assicurato che nessuno aveva visto la caduta del libro Will Usci con cautela dalla stanza per ritornare nella penombra del pianerottolo. Dopo alcuni istanti di silenzio Will si rese conto che se quella faccia che aveva creduto vedere prima era vera, la persona che la portava doveva essersene andata da un po di tempo...

con grande circospezione Will esce dal palazzo, non prima di essersi fermato dal vecchio per dirgli: "tu non hai visto niente, capito?"

L'uomo vecciho, senza smettere di fumare una pipa dalla quale usciva un odore acro che velocemente si mescolava all' umido della giornata ricordando a Will la vicinitá del tamigi, annuí alla domanda di will con una aria di uno che s'intende di questi affari, prima di lanciare in aria un altra nuvola di fumo.

Will uscí dal palazzo per ritrovarsi nella strada ancora umida e parzialmente coperta dalla nebbia, si sentivano in lontananza provenire dalle finestre cozzare di piatti e posate che lasciavano supporre che l'ora di pranzo stesse per finire....A questopensiero Will si ese contoche non aveva ancora mangiato dall'ora di colazione...

Ma Will non aveva tempo per queste cose... assicurandosi di non essere visto da nessuno Will prende lo straccio contenente il libro e si incammina verso la banca. In ogni caso, a circa due terzi del viaggio acquista da una bancarella qualcosa da mangiare.
Arrivato a destinazione, entra nella banca per parlare con il suo direttore. chissà se quella promozione...

Dopo aver cercato a lungo un posto dove mangiare Will si ritovó di fronte ad una locanda che sembrava si chiamasse "The evergreen" dalla grossa insegna verde pino con le fine scritte in nero che sembravano ripennellate, magari per cambiare il nome della locanda quando era stara acquistata...

Will entro nella locanda e tra un rumore permanente di piatti, vassoi e conversazioni ad alta voce riusci a ordinare e mangiare uno stufato e una birra per una cinquantina di scellini.
Una volta pagato il conto e finito il suo pranzo Will usci dalla locanda e proprio mentre stava per riprendere il cammino per raggiungere la banca un grido attiro la sua arrenzione...

"Connessione tra i due omicidi di ieri! L'assassino rivela tutto alla polizia! Pubblicata lerrera del assassino! "

Girandosi will si accorse che un razazzino stava gridando i titoli di alcuni articoli e vendendo l'edizione del pomeriggio del giornale un grande affollamento vicino al ragazzino gli indicó che quelle grida sensazionali avevano avuto effetto.

Will decise che non c'era tempo da perdere e, ricontrollato per l'ennesima voltache il libro fosse al suo posto, si diresse senza prestare attenzione al giornale alla banca: meno rischi correva e meno tempo perdeva, meglio era