Atto Secondo: Le Due Faccie della Morte
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Atto Secondo: Le Due Faccie della Morte
"Mi hanno chiamato folle; ma non è ancora chiaro se la follia sia o meno il grado più elevato dell’intelletto, se la maggior parte di ciò che è glorioso, se tutto ciò che è profondo non nasca da una malattia della mente, da stati di esaltazione della mente a spese dell’intelletto in generale."
-Edgar A. Poe "Eleonora"
Ful per vedere la timida luce di un sole che penava a filtrare attreverso una nebbia ancora troppo fitta che Will Strason si sveglió la mattina del secondo ottobre 1888...
Mentre si alzava Will sentí un leggero tintinnio mentre le campanelle sul suo capello facevano un suono ch risuonava ormai vuoto.
La sua bocca era secca.
Lentamente la memoria degli eventi della sera prima ritornarono in mente a Will, il personaggio mascherato, il libro... sua cugina... quel dottore...
Non sapeva cosa fare... se andava all'asilo psichiatrico avrebbe dovuto arrivare in ritardo....
Il pensiero di Jonathan Moore gli fece correre un lungo framito giú per la schiena, ma mgari era fortunato e il signor Moore avrebbe preso la giornata piu calmamante, dopotutto la festa ea durata a lungo la sera prima...
Kincajou- Numero di messaggi : 206
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Re: Atto Secondo: Le Due Faccie della Morte
Will si alzò, stanco e frastornato.
andò in bagno a guardarsi allo specchio, e notò per peima cosa quel suo buffo abito... solo ora lo guardava con attenzione, e sembrava fatto con grande cura e, soprattutto, su misura per lui.
Will pose l'abito accuratamente su una gruccia, si lavò e indossò i suoi soliti abiti. indugiò molto nello scegliere i suoi vestiti, dettaglio abbastanza inutile, ma che gli permetteva di non pensare a tutto quello che gli stava capitando...
poi, finalmente, appena uscito dalla porta, dovette decidere dove andare. restò fermo lì per diversi minuti, prima di decidere cosa fare: controllò il portafoglio (accidenti, prendere quel libro lgi era costato parecchio...), pensò a una possibile scusa per il suo ritardo...
alla fine decise che, in ogni caso, era meglio andare all'asilo, in fondo si trattava pur sempre di sua cugina... e poi a quanto pareva quel libro nascondeva molti segreti, e di sicuro Moore avrebbe preso con le pinze chiunque sapesse qualcosa al suo riguardo...
forte di queste convinzioni Will con passo deciso si diresse verso l'asilo psichiatrico
andò in bagno a guardarsi allo specchio, e notò per peima cosa quel suo buffo abito... solo ora lo guardava con attenzione, e sembrava fatto con grande cura e, soprattutto, su misura per lui.
Will pose l'abito accuratamente su una gruccia, si lavò e indossò i suoi soliti abiti. indugiò molto nello scegliere i suoi vestiti, dettaglio abbastanza inutile, ma che gli permetteva di non pensare a tutto quello che gli stava capitando...
poi, finalmente, appena uscito dalla porta, dovette decidere dove andare. restò fermo lì per diversi minuti, prima di decidere cosa fare: controllò il portafoglio (accidenti, prendere quel libro lgi era costato parecchio...), pensò a una possibile scusa per il suo ritardo...
alla fine decise che, in ogni caso, era meglio andare all'asilo, in fondo si trattava pur sempre di sua cugina... e poi a quanto pareva quel libro nascondeva molti segreti, e di sicuro Moore avrebbe preso con le pinze chiunque sapesse qualcosa al suo riguardo...
forte di queste convinzioni Will con passo deciso si diresse verso l'asilo psichiatrico
gandariel- Numero di messaggi : 115
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Re: Atto Secondo: Le Due Faccie della Morte
Dopo alcuni munuti Will raggiunse l'asilo psichiatrico, mentre guardava l'alto edificio davanti a lui Will si accorse per la prima volta di quanto facesse freddo.
Le finestre dell'asilo, uniche imperfezioni nella struttura imponente e logora del palazzo, erano tutte coperte da solide griglie di ferro che lascivano presumere che nessuno potesse uscire da quel posto... avvicinandosi alla grande porta in legno dipinto davanti a lui Will non poté fare a meno di chiedersi se quelle griglie erano per tenere i sani all'interno o per fermare i pazzi dall'entrare...
Un gusto strano pervase la bocca di will mente quella frase attraversava la sua mente, c'era qualche cosa di sbagliato....
Le finestre dell'asilo, uniche imperfezioni nella struttura imponente e logora del palazzo, erano tutte coperte da solide griglie di ferro che lascivano presumere che nessuno potesse uscire da quel posto... avvicinandosi alla grande porta in legno dipinto davanti a lui Will non poté fare a meno di chiedersi se quelle griglie erano per tenere i sani all'interno o per fermare i pazzi dall'entrare...
Un gusto strano pervase la bocca di will mente quella frase attraversava la sua mente, c'era qualche cosa di sbagliato....
Kincajou- Numero di messaggi : 206
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Re: Atto Secondo: Le Due Faccie della Morte
Will iniziò a tremare, lui non era certo il tipo da fare scelte così importanti.. affidò quindi al Destino la sua scelta: lanciò una moneta, nel disperato desiderio che essa gli ordinasse di tornare al lavoro, forse poteva ancora farcela ad arrivare in tempo...
sfortunatamente, la moneta cadde sonoramente dall'altra faccia: ora Will non aveva nessuna scusa, e quindi mosse i primi trwemanti passi verso quell'edificio misterioso
sfortunatamente, la moneta cadde sonoramente dall'altra faccia: ora Will non aveva nessuna scusa, e quindi mosse i primi trwemanti passi verso quell'edificio misterioso
gandariel- Numero di messaggi : 115
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Re: Atto Secondo: Le Due Faccie della Morte
Mentre Will si avvicinava all'edificio gli parve di sentire una risata agghiacciante, od era un pianto? Provenire dall'interno. Guardandosi attorno si rese conto che la strada era deserta, e la nebbia certamente non aiutava a fare sambrare quel luogo piú accogliaente. Quando raggiunse la porta will si accorse di una pesante catena arrugginita che sembrava collegata aun campanello, senza dubbio non erano molte le persone che entravano in quel edificio di propria scelta...
Kincajou- Numero di messaggi : 206
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